Mi prese un colpo quando un giorno mi svegliai e mi chiesi perché diavolo esistono i poveri nel mondo? All’inizio come tutti, non mi ponevo nessun quesito e accettavo passivamente quello che mi rifilava la società, la famiglia e la scuola. Ma un giorno, diverso dagli altri, sentì che c’era qualcosa di sbagliato in tutto questo: mi accorsi che le persone povere come i senzatetto, erano per strada senza nemmeno una coperta e poi vedevo chi viveva nel lusso più sfrenato.
Capì subito che tutta questa situazione era di una tristezza infinita e non volevo assolutamente farne parte, anzi per la prima volta decisi di NON accettare tutto questo.
Ti sei mai chiesto perché esistono i senzatetto e la povertà nel mondo? La risposta è abbastanza ovvia… Soprattutto TRISTE. Maledetti soldi.
Iniziamo ad analizzare il perché dell’esistenza dei poveri. Insomma perché deve andare per forza così.
Chi sono i poveri nel mondo e perché vivono così
Cosa vuol dire essere poveri? Sono quelle persone che non hanno un reddito e vivono una situazione di disagio sociale ma soprattutto da un punto di vista finanziario. Non avendo una casa, vivono per strada.
I barboni sono delle persone che vivono per strada senza un posto per dormire, questa condizione si vede di più nelle aree urbane delle grandi città.
Molte persone famose vissero così, ricordiamo Pablo Picasso che visse un periodo della sua vita a Parigi girovagando per la città senza un soldo, oppure George Orwell che rimase un barbone a Parigi e poi Londra.
In sostanza sono persone meno fortunate che hanno perso tutto o per colpa di qualche trauma legato ad altri problemi come quelli familiari, alla droga o all’alcol, sono state portate a vivere in povertà e di conseguenza hanno perso una casa dove stare. È scontato dire che per la società di oggi loro sono: improduttivi, inutili, e non producono un reddito. Una società che detta delle regole abbastanza rigide e giudica soltanto una persona per quello che possiede piuttosto per quello che è. Una società che ha il nome di capitalismo.
Maestro, vorrei sapere come vivono i pesci nel mare. “Come gli uomini sulla terra: i grandi si mangiano quelli piccoli.” – William Shakespeare
Una critica a questo sistema non basta
Disoccupazione, problemi sociali e problemi correlati alle pessime condizioni in cui viviamo sono i veri colpevoli. In realtà se vogliamo incolpare qualcuno possiamo incolpare noi stessi che permettiamo tutto questo.
Se nel mondo c’è la fame, la disoccupazione e la guerra, il vero colpevole siamo noi, che abbiamo accettato passivamente questo modo di fare pessimo. Siamo rimasti arretrati come nel medioevo. Oggi abbiamo tutto ma siamo comunque infelici. Viviamo in una società che continua a tramandare valori sbagliati e comportamenti inesatti. E non ci chiediamo nemmeno il perché. Quali sono i comportamenti che promuovono la bontà, l’amore e la pace?
Se prima in passato, eravamo giustificati perché non c’erano le condizioni migliori, oggi invece abbiamo tutto il potenziale della tecnologia per accrescere il benessere di tutti e migliorare la vita dei poveri e senzatetto. Se pensiamo a quante tonnellate di cibo viene sprecato ogni anno soltanto per nulla. Oggi possiamo veramente mettere fine alla povertà e alle guerre tra le nazioni. Salvare le popolazioni in difficoltà e ripristinare il pianeta da tutti i problemi attuali. Invece ci ostiniamo ancora a usare il denaro come l’unica soluzione per gestire le risorse. Un po triste non trovi?
Le alternative ci sono per realizzare un piano sostenibile che potrebbe, in futuro, eliminare del tutto queste condizioni di scarsità di questo sistema aiutando i meno fortunati.
Le cause che spingono i poveri a stare per strada
Facendo una corretta analisi, tra le cause principali che portano i senzatetto a vivere così, c’è il problema della tossicodipendenza, anch’essa legata a dei problemi di origine sociale, oppure il problema all’abuso di alcol.
Altre cause potrebbero essere: quelle del debito e della crisi finanziaria che destabilizza una persona, facendola vivere per strada. Anche la salute mentale è una delle cause che spesso porta notevoli difficoltà a una persona a saper gestire la casa in cui vive.
Altre cause correlate a questo stile di vita potrebbero essere: i disastri naturali, come per le persone che perdono le abitazioni in seguito a dei terremoti violenti, altre ancora come la mancanza di lavoro e divorzio, sfratto e il carcere: spesso le persone che escono dal carcere hanno difficoltà a reintegrarsi nella vita sociale e lavorativa.
C’è chi sceglie liberamente di adottare questa vita, ovvero quello di essere dei poveri e senzatetto, per dei motivi spirituali e anti-materialistici come i yoghi in India.
Essere umani significa prendersi cura dei propri simili e proteggere l’ambiente.“
Jacque Fresco
Una possibilità per cambiare in meglio
Anche se questo articolo da una forte scossa criticando il modo in cui viviamo voglio comunque essere positivo, portando sempre la speranza. Finché c’è vita c’è speranza.
Come esiste il male, esiste anche il bene: cioè le persone che hanno a cuore la povertà nel mondo sono tante. Gli animi di buon cuore non cesseranno mai di esistere. Infatti la gente sta cominciando a prendere coscienza di questo fatto e vuole cambiare in meglio. Le parrocchie locali per esempio lo stanno facendo bene: con le offerte e gli alloggi per i bisognosi, poi esistono anche i ricoveri per i senzatetto, i rifugi notturni e le case popolari
Sono piccole cose che fanno la differenza, combattendo la povertà nel mondo. Esistono tante persone buone che cercano in tutti i modi di organizzare delle mense e della raccolta di cibi per i poveri che vivono nei quartieri di appartenenza.
Esistono anche tante organizzazioni senza scopo di lucro come Goodwill Industries che realizzano opportunità per persone che trovano barriere nel lavoro, anche se molte di queste organizzazioni non sono primariamente destinate verso gli individui homeless. Altre fondazioni come l‘Organizzazione Umanitaria Onlus che lavorano con costanza per aiutare persone meno fortunate, soprattutto nei paesi sottosviluppati come L’Africa.
Anche se ultimamente chiedere l’elemosina sta diventando illegale in alcuni stati. Stanno nascendo figure come i buskers: cioè degli artisti di strada, comunque poveri, che fanno dei giochi di prestigio o per esempio dipingono o compongono delle arti, in cambio di qualche offerta.
Salvare il pianeta non è solo una questione mondiale ma anche un fattore umano. Prenderci cura dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi è una cosa importante se vogliamo sopravvivere come razza. Immagina che mondo sarebbe se le persone e gli animali fossero sempre in conflitto tra di loro e verso il proprio ambiente?

Uno spiraglio di luce per l’umanità
Anche se aiutare i poveri nel mondo è una cosa giusta che va fatta. Tuttavia non è abbastanza se si vuole “aiutare davvero“. Devo giungere a una conclusione amara. O vero che il nostro sistema socio economico è fatto per generare scarsità e povertà nel mondo. Il sistema capitalistico è basato sulla scarsità e sul denaro. Che profitti darà alle imprese aiutare i poveri nel mondo? Proprio nulla. Perché la dura verità è che i poveri ci saranno sempre nel mondo. A meno ché non cambiamo completamente le carte da gioco.
Sicuramente l’approccio che gli Stati di tutto il mondo stanno adottando, non è molto efficace e non cambierà nulla, perché il nostro sistema, è basato sul profitto e questo creerà sempre scarsità. I politici e gli Stati non fanno altro che ripetere i soliti discorsi e fare finte promesse soltanto per accaparrarsi i voti e confermare la loro posizione.
Basti pensare al rapporto tra il numero effettivo di case “vuote” ovvero libere e abitabili, e quante persone realmente che hanno una necessità di una casa, ma non hanno reddito sufficiente per permettersi un affitto. Facendo un giusto calcolo, il numero di “case disponibili” supera a dismisura il numero dei poveri senza un tetto. Non c’è qualcosa di profondamente errato nella nostra cultura?
Adesso dove voglio arrivare, ti starai chiedendo?
Voglio scuoterti per farti pensare con la tua testa. Esiste un modo per risolvere la stragrande maggioranza dei problemi nel mondo. Un modo per aiutare tutti nel mondo: dai senzatetto ai più fortunati in un colpo solo. E non sto parlando di dare elemosina.
Una alternativa valida di cui voglio metterti a conoscenza ha il nome di: The Venus Project.
“La mente non creativa può individuare le risposte sbagliate, ma ci vuole una mente molto creativa per individuare le domande sbagliate ” La domanda non è mai stata: abbiamo i soldi? La domanda è sempre stata: abbiamo le risorse?”
Jacque Fresco
Esiste una cura per il Pianeta
Quando avevo compiuto appena 17 anni venni a contatto con un organizzazione che mirava a migliorare la vita di tutti. Attraverso video, libri e tutto scoprì tante cose a riguardo. Il nome di questa organizzazione è il The Venus Project, punta a realizzare la Resource-Based Economy (Economia basata sulle Risorse). Indipendentemente dalle ideologie politiche e religiose, questa organizzazione mira a creare un mondo senza schiavitù, debito, povertà e guerra. Utopia? Non credo, infatti l’economia basata sulle risorse non mira a creare una società perfetta, ma sicuramente migliore di quella attuale, dove la natura coesiste con la tecnologia.
Il suo inventore fu un progettista importante di nome Jacque Fresco. Nei suoi progetti intende ridisegnare da capo tutta la cultura: dalle città, auto, oggetti, edifici delle case, allo stile di vita degli esseri umani.
Uno stile di vita nuovo, dove non c’è bisogno di nessuna moneta o forma di denaro. Tutte le risorse e le cose che la gente ha bisogno sono messe a disposizione di tutti: una casa, assistenza medica e tutto ciò che necessario per vivere un’esistenza. Questo approccio efficace toglierebbe i senzatetto da tutto il mondo. Fresco afferma che è più facile dare alle persone ciò di cui hanno bisogno, che sbatterle in prigione. Secondo la scienza, ci stiamo dirigendo lentamente verso il punto di non ritorno. Il Pianeta Terra sta soffrendo e noi non ce ne rendiamo conto.
Dunque il mondo è in mano a noi e siamo sempre gli stessi responsabili di tutto il disastro che stiamo creando, ma questa volta possiamo migliorare le cose. Oppure possiamo continuare con gli stessi metodi arcaici. Percorrendo sempre le stesse strade e gli stessi medesimi problemi che abbiamo. Einstein disse che non possiamo cambiare se usiamo la stessa mentalità che ha creato gli stessi problemi.